Nostra visione

toccato dall'amore ... mosso dall'amore

Un sentiero non battuto

Nuovi interrogativi si pongono a noi in un mondo in rapido cambiamento. Comunque vogliamo rimanere fedeli all’unica domanda che precede tutte le domande e è alla base di quelle. Questa è una domanda senza tempo che si pone dall’eternità ad ogni persona umana : “hai il coraggio di arrenderti all’Amore incondizionato di Dio che ti crea guardandoti?” Così l’Amore ci mette sulla strada per orizzonte ignoto. A questo proposito non abbiamo nient’altro in mano che la nostra vocazione di seguire Cristo. Molte generazioni ci sono preceduti, ma la domanda rimane sempre nuova e estremamente personale. Nessuno può delegare la risposta a un altro, anche se questo è allettante.

Entrare nel Silenzio

Tornare all’essenza

A partire dell’ampiezza della vita contemplativa Ad Montem vuole forgiare una vita di preghiera – mossa da Dio – nel secolo ventunesimo. Questo implica una ricerca dell’essenza della vita religiosa come una vita da Dio oltre gli istituti e le tradizioni sistemati. A partire della vocazione personale ascoltiamo in un dialogo aperto ciò che muove ognuno. Così siamo in cerca di una configurazione flessibile che cresce insieme con la comunità e le persone.Siamo una comunità aperta che si caratterizza come inter-congregazionale.

Colpito

Siamo aperti per uomini e donne chi a partire dalla loro fascinazione di Dio coltivano il silenzio come lo spazio più intimo della loro esistenza. Lì siamo interpellati da Dio ad aprirci alla Voce dell’amore che scaturisce dal più profondo della nostra essenza. Questa Voce ci chiede di sciogliere i legami rigidi della nostra esistenza arbitraria per vivere nello spazio infinito dell’amore. Tradizionalmente questo viaggio a Dio viene considerato come cammino in montagna.

Eremiti

In un mondo pieno di ego-rumore cerchiamo Dio nel silenzio della preghiera come la base più profonda della nostra esistenza. Lo facciamo come eremiti nella consapevolezza che ognuno ha il suo cammino proprio in Dio e che questa ricerca può essere attuato soltanto di persona. Ascoltandoci a vicenda raccogliamo il miele nei favi di una storia congiunta in continuo divenire.

In comunità

L’Amore può soltanto nascere nei occhi dell’altro. Dio ci guarda non soltanto dalle nostra intimità, ma pure in ogni persona chi incontriamo. La comunità costituisce la scuola dell’amore. In questa scuola rimaniamo debuttanti. Perché il denudamento nell’amore alimenta delle resistenze forti, la comunità ha una funzione correttiva importante in questa lotta. Senza trincerarci in teorie e tradizioni sistemati rimaniamo in cerca del cammino personale che Dio percorre con noi.

L’amore al centro

Vivere veramente dall’amore o dall’esperienza chi siamo profondamente in Dio, esige l’esercitazione perché il nostro ego-rumore rimane sempre in agguato. Quindi dobbiamo continuamente ritornare a Colui chi ci ferisce da dentro con il Suo Amore. Con l’amore al centro la comunità deve fare attenzione che ci rinchiudiamo in noi stessi e così abbandoniamo la relazione viva con Dio.

Configurazione aperta

La strutturazione mira in modo [preferenziale l’uso di forme e usanze familiari. Così stiamo costruendo una comunità che offre la sicurezza di una casa. Però è l’arte di essere continuamente consapevoli che sia Dio chi costruisce la casa della comunità. Spesso questo succede con materiali che la nostra razionalità considera inutili e di preferenza scarta.

Dio costruisce la casa

Spazio aperto

La collaborazione dei Cistercensi e Carmelitani è uno spazio aperto in cui anche altre tradizioni sono benaccetti. Questa coesistenza di diverse tradizioni spirituali e forme di vita richiede uno spazio aperto per incontrarci. Nel centro vuoto dell’incontro con Dio raccogliamo i tesori che ognuno porta con sé nella propria borsa. Ascoltandoci a vicenda esploriamo il volto nuovo di una comunità senza confini.

Vita semplice

In contrasto con la competitività che è ordinario nella nostra società, Ad Montem non vuole presentare se stesso ma Dio. Egli costituisce il nucleo di questa comunità e in fin dei conti pure di tutta la comunità umana in terra.La semplicità della nostra vita ci richiama continuamente questo nucleo. Inoltre questa connessione a Dio ci richiede di trattare con rispetto la sua creazione. Questo si riflette nella semplicità di abitare e mangiare (vegetariano).

Incorporato nella preghiera

L’amore è di Dio. Essa non è a caso alla nostra disposizione. La preghiera costituisce lo spazio che ci riporta alla Sorgente di questo amore. Aderendoci all’Ufficio divino monastico, siamo continuamente ricordati del fatto che la vita non ci appartiene. Ogni volta quando rischiamo di soffocare nel nostro proprio ego-rumore, siamo invitati di scendere nello spazio divino della nostra anima, dove Dio nel silenzio ci guarda dalla profondità della nostra propria origine e si rivolge a noi nell’amore. Lì dobbiamo aspettare fino a quando le nostre azioni diventano preghiera, oppure espressione della operatività dell’amore di Dio nella nostra esistenza.

Lettura spirituale

La lettura della Sacra Scrittura e di altri testi spirituali ci collega con tutti gli uomini che hanno vissuto da questo sorgente divino. Leggendo e meditando questi scritture, quelle diventano per noi uno specchio della nostra propria anima. La lettura spirituale costituisce il filo conduttore che collega insieme i giorni e da Dio forma la casa della comunità.

Qualche lavoro

Per quanto siamo toccati in modo diverso, anche i nostri talenti ricevuti da Dio sono differenziati. Oltre ai compiti che ognuno ha nella comunità, è importante che le nostre attività possono trovare per quanto possibile un legame con ciò che ognuno profondamente muove. In un dialogo aperto e critico esploriamo la vocazione personale di ognuno.

Tradizione mistica

Per una nuova e raggiante interpretazione di testi mistici tentiamo di svelare la ricchezza e l’attualità di questa tradizione e farla accessibile per tutti gli interessati. Questo accade per mezzo di commentari scritti e orali ma soprattutto per una vita attenta e silenziosa in un abbandono totale alla relazione con Dio. Ad Montem è una comunità che non soltanto coltiva i testi della Scuola dell’Amore come un’eredità preziosa e insostituibile, ma li considera pure come l’attuale sorgente di vita. La fascinazione mistica espressa nei testi ottiene soltanto il pieno significato in una vita mossa da Dio di noi come lettori. Così ci conducano alla nostra essenza più profonda al di là di tutte le parole ed idee.

Ambiente

Il cammino interiore richiede un contesto fisico in cui la Voce di Dio potrà essere ascoltata in silenzio e solitudine. Così possiamo ogni giorno essere slegati da tutto che non sia Dio e ci aliena da Lui. In questo modo rimaniamo radicati nella vita divina che ci percorre e ferisce.

Una strada per ognuno

Silenzio crea comunità. Nel scenario altamente frammentato della società occidentale ognuno sembra ritirarsi nel proprio baluardo. Questo vale pure per i religiosi chi si aggrappano alla propria identità. In questo modo viene spesso dimenticato che il denominatore generale della vita cristiana è l’imitazione di Cristo. Questa imitazione ha tutto a che fare con l’operazione dell’amore nella nostra esistenza. A quale genere apparteniamo e quale status abbiamo, tutti viviamo dall’unico nucleo che è Dio stesso. Guardiamo Lui nella profondità della nostra essenza e lasciando riposare il Suo sguardo su di noi siamo trasformati nel Suo fuoco. Perciò Ad Montem vuole essere una comunità in cui ognuno sia benvenuto chi vuole percorrere questo cammino del denudamento nell’amore.

Forma di vita

La forma di vita è ovviamente concreta e si basa su impegni comuni che danno più o meno una struttura alla vita. Allo stesso tempo la forma di vita è flessibile e il dialogo comune di discernimento mira di tenerla adattata alla vocazione personale di ognuno.

Spazio per la vocazione

Alloggiamento

La comunità Ad Montem abita Langestreek 9. Questa casa si trova circa 250 metri distante del monastero Schiermonnikoog. Oltre alle camere dei abitanti, si trova uno spazio ristretto per ospiti personali. Altri ospiti sono benvenuti nel riparto degli ospiti del monastero Schiermonnikoog, o nelle molteplici strutture ricettive sull’isola. Nella casa si trova una piccola cappella ed una biblioteca ristretta di soprattutto letteratura mistica.

Ordine del giorno

L’ordine del giorno della comunità si svolge in stretto collegamento con la comunità dei Cistercensi. Le celebrazioni dell’Ufficio divino e dell’Eucaristia si svolgono per quanto possibile nella cappella del monastero Schiermonnikoog. Il pasto principale è di solito condiviso in una delle due case.

Compiti

Questi dipendono dalle capacità degli abitanti e della necessità di sussistenza. Nella misura del possibile sono effettuati nel silenzio della casa comune, a meno che altri impegni obblighino di spostarci. Lo sviluppo della comunità richiede una presenza ottimale e partecipazione alle attività della comunità.

Vita contemplativa

La configurazione concreta ed esteriore della nostra vita mira una vita contemplativa nel silenzio e nella solitudine che si svolge soprattutto al interiore della persona. Il cammino della contemplazione è il cammino della denudazione nell’amore. Questa trasformazione comprende tutti i livelli della persona. Come Elia si nascondeva nel torrente dell’amore (Kerit/Caritas), così anche noi ci nascondiamo nella nostra preghiera per essere trasformati nell’amore di Dio in questo stare zitto. Ogni volta che rischiamo di soffocare in nostro ego-rumore, siamo invitati a discendere nello spazio divino della nostra anima, dove Dio nel silenzio ci guarda dalla profondità divina del nostro origine e nell’amore si rivolge a noi. Lì dobbiamo aspettare fino a quando le nostre proprie azioni diventano preghiera , oppure l’espressione della operazione dell’amore di Dio nella nostra esistenza. Nella nostra visione la vita contemplativa mette Dio continuamente al centro, cosicché tutto ciò che non è Dio scompare dalla vista.